TV Nuova: quali tecnologie e risoluzione scegliere

Sul mercato sono presenti varie tipologie di televisori, si differenziano in base alle risoluzioni e alle tecnologie brevettate dalle case madri.

La risoluzione e le dimensioni del televisore sono le caratteristiche che incidono maggiormente sul prezzo finale del prodotto. L’espressione “risoluzione dello schermo” indica il numero di pixel sullo schermo. È espresso dalla relazione di due numeri, che rappresentano rispettivamente i pixel sul lato lungo ei pixel sul lato corto del televisore. Più alti sono questi numeri, maggiore è la risoluzione dello schermo, migliore è l’esperienza visiva che lo schermo può fornire. Al variare della risoluzione della TV, cambia anche la distanza ideale consigliata per guardare la TV. Questa distanza, oltre alla risoluzione dello schermo, tiene conto anche delle sue dimensioni, generalmente espresse in pollici.

Tipi di risoluzione:

FULL HD

Il Full HD è l’evoluzione dell’HD: ha una risoluzione di 1920×1080 pixel. I pixel vengono aggiornati al passaggio di ogni fotogramma, ma la velocità massima è di 24 fotogrammi al secondo, che è la stessa della vecchia pellicola fotografica. D’altra parte, i classici televisori ad alta definizione trasmettono frame al secondo più elevati.

4K

Il formato 4K (abbreviazione di 4.000) o Ultra HD rappresenta uno standard di risoluzione che consente la proiezione di film digitali nelle sale cinematografiche attraverso l’ultima generazione di videoproiettori. Il nome è dato dal numero approssimativo di pixel sul lato più lungo dello schermo, che è 3840, e 2160 è il numero di pixel disposti lungo il lato più corto. Sebbene le prestazioni dei televisori 4K possano essere molto superiori alla media di altri televisori, sono limitate dalla quantità di contenuti che possono essere guardati in 4K soprattutto per guardare con una qualità mai vista prima film e serie tv ambientate nello spazio, per esempio!

8K

Con 8K si fa riferimento alla risoluzione 7680 x 4320, in parole povere l’immagine è composta da 7680 linee e su ogni linea troviamo 4320 puntini (pixel), per un totale di 33.177.600 pixle, sedici volte il numero di pixel ottenibili con una Smart TV Full HD. Questa mostruosa risoluzione si presta bene per schermi con grandezza minima di 70 pollici e rappresenta il futuro, anche se alcuni modelli estremamente costosi già supportano questa risoluzione.

Tipi di tecnologia:

Qled – Samsung

Un TV QLED è un televisore con tecnologia Quantum Dot, mentre il quantum dot è un materiale che differenzia i TV QLED dai televisori convenzionali. Ma che cos’è un quantum dot esattamente?
I quantum dot sono materiali semiconduttori puntiformi di dimensioni nanometriche. Questi punti producono luce di colore diverso a seconda della dimensione delle particelle: maggiore è la dimensione, più rosso sarà il colore, mentre minore è la dimensione, più blu sarà il colore. Si tratta di punti in grado di emettere luce colorata con grande precisione, perché la dimensione delle particelle cambia con una velocità di livello quantistico, dando vita a emissioni luminose precise ed efficienti. La maggiore efficienza in termini di luminanza garantisce un eccezionale miglioramento della qualità complessiva dell’immagine.

Oled – Sony e LG

La tecnologia OLED (Organic Light-Emitting Diode) viene utilizzata per la produzione di televisori che utilizzano diodi organici per emettere luce, e riprodurre le immagini sullo schermo. Ciascun diodo, quando viene sollecitato dall’ elettricità, può accendersi singolarmente, e permette di ricreare una vasta gamma di colori. Senza la presenza di una carica elettrica, i diodi rimarranno completamente spenti. Poiché alcuni dei diodi possono rimanere spenti nello stesso tempo in cui gli altri vengono accesi, i TV OLED ti permettono di sperimentare neri puri e profondi, e allo stesso tempo colori ricchi e vibranti. Inoltre sono Eco friendly in quanto permettono un notevole risparmio energetico.
Ci sono due tipi di tecnologie OLED: a matrice passiva (PMOLED) e attiva (AMOLED). I modelli a matrice attiva richiedono una componente elettronica per accendere e spegnere ciascun pixel individualmente. Questa tecnologia è di gran lunga superiore e permette la visualizzazione di neri perfetti, ed è quella utilizzata sugli schermi OLED attualmente in commercio.
Un pannello OLED è in genere composto da quattro strati primari: il substrato, che funge da base strutturale; l’ anodo, che attira gli elettroni; il catodo, che emette gli elettroni; e lo strato organico nel mezzo. Questo strato organico è ulteriormente suddiviso in uno strato conduttore, dotato di “celle” dove gli elettroni vanno a incastrarsi nel passaggio, e liberano di conseguenza energia nel processo, e in uno strato emissivo, in cui viene effettivamente prodotta la luce. E se vuoi iniziare a giocare con i colori veri e propri, devi solo aggiungere strati di plastica rossa, verde e blu al substrato.

Scopri i prodotti su Coral2.1