In Errebian la tavola rotonda Unindustria – Un incontro per lo sviluppo del territorio

Ieri, 15 novembre, presso la sala conferenze della sede Errebian, si è tenuta una tavola rotonda incentrata sulle potenzialità e le opportunità, del territorio relativo al polo industriale di Aprilia e Pomezia, condotta da Unindustria.
A introdurre e moderare la conversazione, il Presidente di area di Unindustria Renato Sciarrillo, che ha aperto l’incontro presentando i punti più importanti da affrontare con gli ospiti: la valorizzazione e il rilancio del territorio e delle aziende; la capacità di attrare nuove realtà e progetti, attingendo al notevole capitale intellettuale offerto dalla vicinanza con Roma; rimettere al centro la persona e quindi dare valore e dignità al capitale umano.
“Il territorio del polo industriale Aprilia-Pomezia è un’area articolata e complessa dalle notevoli potenzialità non sfruttate” ha esordito Sciarrillo, “fondamentale deve essere l’ascolto e l’adempimento delle richieste di imprenditori e lavoratori locali, come l’ammodernamento delle infrastrutture, lo sviluppo di migliori strumenti per una nuova governance e l’integrazione delle realtà produttive al tessuto locale”.
Stiamo parlando di un territorio che vanta 20.812 aziende, oltre 85 mila addetti, che contribuiscono a 3.9 miliardi di euro di valore aggiunto, ovvero il 27% di tutta la regione Lazio. Numeri davvero impressionanti.
Non solo, sempre riguardo alle opportunità non sfruttate, un altro numero sotto la lente d’ingrandimento è stato quello degli oltre 90 mila metri quadri di capannoni sfitti. “Questo chiaramente porta ad una mancata tassazione, che avrebbe il vantaggio di portare immancabilmente una maggiore ricchezza da investire da parte dei comuni, e a cascata quindi maggiori vantaggi per le aziende, maggiori servizi e maggiori assunzioni. Così invece, l’unico effetto effetto prodotto è quello di una depressione espansa”.

È stato presentato inoltre un’interessante studio sul sentiment delle aziende, un sondaggio che si è posto l’obiettivo di capire quali siano le carenze e le criticità da affrontare quanto prima, come l’annoso problema del decoro, la mancanza di servizi per i lavoratori e la relativa, incongrua, tassazione per le imprese a fronte dello stato di cose.
A rispondere a queste istanze sono stati chiamati i due ospiti dell’evento, il Sindaco di Pomezia Veronica Felici, il Vicesindaco di Aprilia Vittorio Marchitti.
La prima a intervenire è stata Felici. “La vocazione del territorio di Pomezia è quella della produzione, per tanto è fondamentale rilanciarlo e stare al fianco delle aziende, questo il nuovo input e imprinting per l’amministrazione, eletta a Maggio, e per la città”. Ha proseguito poi sottolineando come ci troviamo di fronte ad un autentico “unicum, grazie alla sua vicinanza alla Capitale, ma anche al mare, ed essendo quindi uno snodo fondamentale per il centro Italia. I numeri lo confermano, si tratta di uno dei territori più importanti dal punto di vista dell’industria.”
A tal proposito sarà fondamentale la realizzazione del nuovo hub intermodale nell’area industriale di Santa Palomba. Un progetto dalla difficile gestazione, anche e soprattutto a causa di vincoli strutturali e di occupazione del suolo. “Siamo in continuo dialogo con Ferrovie per la risoluzione del problema”.

Sulla stessa linea l’intervento di Michetti, che per l’appunto ha parlato di “usare lo stesso linguaggio, procedere insieme verso un comune obiettivo, per un territorio di stretta vicinanza”.
Sul sondaggio presentato ha commentato: “Sappiamo delle potenzialità ma anche dei difetti. Bisogna saper sfruttare quello che ci viene offerto da Roma, ma bisogna fare anche attenzione a cogliere le migliori opportunità”.
Ha proseguito “Le aziende chiedono servizi e strutture, maggiore focus su argomenti come la mobilità per i pendolari, con una rete infrastrutturale carente se non assente, la sostenibilità e il decoro”. Su questo ultimo punto ha inoltre sottolineato un aspetto preoccupante. “Quando le aziende fanno venire qui fornitori e ospiti, per portare a casa una commessa, sono costretti a pagare una tassa occulta. Mentre gli altri possono dimostrare, non solo di essere bravi ma anche belli, le imprese locali per poter concorrere e far chiudere un occhio davanti al degrado, devono per forza abbassare i prezzi, unica forza disponibile”.
Il mantra per tutte le amministrazioni deve essere quello di stare al passo con l’Europa, assottigliare un gap che ogni giorno si allarga, soprattutto tra le città che crescono ogni giorno e le zone industriali che non si sviluppano. “I processi vanno intercettati e anticipati, non rincorsi. Il nostro polo industriale produce il 10% del PIL del settore chimico-frmaceutico. Ma in quanti sanno questa cosa? In pochi, dovremmo far conoscere questa nostra forza, anche al di fuori della Regione”.
Sui progetti infrastrutturali invece: “Stiamo procedendo su diversi livelli, ad esempio l’esproprio dei terreni per la creazione di una bretella per l’autostrada Roma-Latina e la Cisterna-Valmontone, e il raddoppio del binario della ferrovia. Difficile dare un calendario, i tempi sono molto lunghi”.

In conclusione dell’incontro, è stato dedicato uno spazio speciale a Mara De Longis e Sofia Salvati dell’associazione, e dal 2022 start-up, “La B”, dove B sta per Bufala, un laboratorio di pelletteria di Latina, dove vengono realizzate borse e accessori con materiali di scarto, ovvero la pelle delle bufale, un virtuoso esempio di economia circolare.
Una iniziativa che è nata con l’obiettivo dell’inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza di genere. “Per noi è fondamentale mettere al centro del progetto la persona, valorizzare il capitale umano”, ha proseguito De Longis “Tramite l’innovazione sociale e la formazione, ridiamo una dignità sociale alle lavoratrici” e di rimando contribuiscono al rilancio del territorio.